© Copyright 2025 Sandro De Angelis - Psicologo e Psicoterapeuta
| Trofarello | Whatsapp +393801442101
Terapia
Training autogeno
Nel Training Autogeno l’unico compito che si deve avere in mente è Lasciare che sia…, lasciare che il nostro organismo sperimenti ciò che è giusto e sano per lui, in quel preciso momento.
Ilaria Cadorin
Il Training Autogeno (T.A.) è una tecnica di rilassamento e auto-distensione sviluppata negli anni '30 dal neurologo e psichiatra tedesco Johannes Heinrich Schultz. Il nome stesso ne svela l'essenza: "Training" indica un apprendimento graduale, mentre "Autogeno" (dal greco autos, sé, e ghenos, che si genera) significa "che si genera da sé".
Attraverso una serie di esercizi mentali standardizzati, la persona impara a indurre autonomamente nel proprio corpo le stesse modificazioni fisiologiche che si verificano in uno stato di calma profonda. Non si tratta di "forzare" il rilassamento, ma di porsi in un atteggiamento di concentrazione passiva e lasciare che le sensazioni emergano.
Gli esercizi fondamentali del ciclo inferiore sono sei e si focalizzano su:
La Pesantezza: Indurre una sensazione di piacevole pesantezza nei muscoli, che corrisponde a una reale distensione muscolare.
Il Calore: Evocare una sensazione di calore diffuso, legata alla vasodilatazione periferica.
Il Cuore: Regolarizzare e calmare il battito cardiaco.
Il Respiro: Lasciare che la respirazione diventi calma, profonda e spontanea.
Il Plesso Solare: Percepire una sensazione di calore nella zona addominale, agendo sugli organi interni.
La Fronte Fresca: Indurre una lieve vasocostrizione nella zona cerebrale per favorire la lucidità mentale.
Non esistono statistiche su quante persone pratichino il Training Autogeno, ma esistono dati chiari sul tipo di malessere che questa tecnica aiuta a combattere. In Italia, come nel resto del mondo occidentale, assistiamo a un aumento vertiginoso dei disturbi legati alla sfera psicosomatica.
Secondo l'Osservatorio Nazionale sulla Salute, una grande percentuale di accessi ai medici di base è legata a sintomi fisici (cefalee tensive, gastriti, colon irritabile, tachicardie) che non hanno una causa organica chiara, ma sono l'espressione diretta di uno stato di stress e ansia cronici. In un contesto dove quasi un italiano su tre soffre di stress e ansia, una tecnica come il Training Autogeno diventa preziosissima perché agisce proprio sul ponte che collega la mente e il corpo, insegnando a spezzare il circolo vizioso in cui la tensione mentale genera malessere fisico e viceversa.
Il T.A. può essere uno strumento estremamente utile se ti riconosci in queste condizioni:
Soffri di disturbi psicosomatici: Mal di testa tensivo, gastrite, colon irritabile, tachicardia, disturbi del sonno.
Vivi in uno stato di ansia e tensione costanti: Senti i muscoli perennemente contratti, fatichi a "staccare la spina" e ti senti sempre in allerta.
Hai difficoltà a gestire lo stress: Reagisci in modo sproporzionato agli eventi, sentendoti subito sopraffatto/a.
Soffri di ansia da prestazione: Che si tratti di un esame, di una performance sportiva o di un discorso in pubblico, l'ansia paralizza le tue capacità.
Vuoi migliorare il tuo sonno: Fai fatica ad addormentarti perché la mente non si ferma o hai risvegli notturni.
Desideri semplicemente raggiungere un maggior equilibrio psicofisico: Vuoi imparare a gestire le tue energie e a coltivare uno stato di calma interiore.
Sebbene esistano molti manuali e guide, l'apprendimento del Training Autogeno dà i suoi frutti migliori se avviene sotto la guida di un professionista qualificato.
Evita il "fai da te" improvvisato: Un esperto ti aiuta a eseguire gli esercizi correttamente e a gestire eventuali difficoltà iniziali o le cosiddette "scariche autogene" (reazioni emotive o fisiche che possono emergere durante la pratica).
Rivolgiti a uno Psicologo o Psicoterapeuta: Un professionista della salute mentale è la figura più indicata per insegnare il T.A. Non solo conosce la tecnica in profondità, ma è in grado di integrarla in un percorso più ampio, aiutandoti a comprendere le radici psicologiche del tuo malessere e a usare il training come parte di una strategia di benessere completa.
È una forma di ipnosi? No. Sebbene Schultz abbia studiato l'ipnosi, il T.A. se ne differenzia nettamente. Nell'ipnosi, il soggetto è tendenzialmente passivo e guidato da un altro. Nel Training Autogeno, la persona è l'agente attivo del proprio cambiamento, impara una tecnica che potrà usare in totale autonomia per tutta la vita.
Possono farlo tutti? La stragrande maggioranza delle persone può praticarlo con beneficio. È tuttavia sconsigliato in presenza di alcune condizioni mediche gravi (es. recenti infarti) o di specifici disturbi psichiatrici acuti. Sarà il professionista a valutare l'idoneità caso per caso.
Dopo quanto tempo si vedono i risultati? Una sensazione di rilassamento si può percepire già dalle prime sedute. Per padroneggiare la tecnica e renderla uno strumento automatico e stabile, sono necessari alcuni mesi di pratica costante. La costanza è la vera chiave del successo.
Il silenzio più profondo e la calma più stabile non si trovano all'esterno, ma si generano dall'interno. Il Training Autogeno ti dà la chiave per aprire quella porta.
Chi si esercita nel training autogeno esperisce ogni volta di nuovo la rinascente energia per venire a capo della vita e dei suoi problemi.
Gisela Eberlein